BRANDVOICE – Paid Program | Minabi
Fondata nel 2022 da Amalia Di Tella, Minabi è molto più di una casa produttrice di integratori naturali: è il frutto di un percorso personale e professionale che unisce esperienza, ricerca e una visione chiara del benessere. L’azienda nasce da un’esigenza concreta, quasi urgente, e si trasforma in una missione condivisa: promuovere una cultura della salute integrale, consapevole e sostenibile.
“L’idea di Minabi è nata in un momento difficile della mia vita, quando mi sono resa conto di aver sviluppato un’abitudine sbagliata: facevo un uso eccessivo di farmaci, in particolare antinfiammatori. Erano diventati una risposta rapida a ogni piccolo disagio, una scorciatoia verso un sollievo che però era solo temporaneo”, racconta Di Tella. “È stato proprio questo abuso che mi ha portata a pormi delle domande. Cosa stavo davvero facendo per la mia salute? Perché cercavo sempre una soluzione immediata e non guardavo alla causa più profonda del mio malessere?”.
Le risposte a quelle domande non si sono fatte attendere. Amalia ha cominciato a studiare, ad approfondire il mondo della fitoterapia, della nutraceutica e della biologia. E, soprattutto, ha capito che ciò che le mancava non era un altro farmaco, ma un approccio più consapevole alla salute, che unisse le competenze scientifiche della medicina tradizionale con la saggezza delle sostanze naturali.
Da questa visione è nata Minabi: un’azienda che si pone come obiettivo non solo quello di produrre integratori naturali, ma anche di educare il consumatore, guidandolo verso un uso informato e responsabile. “Vogliamo rompere un pregiudizio: quello che oppone il naturale al farmaceutico. Non sono due mondi in competizione, anzi. Possono coesistere e arricchirsi a vicenda, se guidati da competenza, equilibrio e rispetto per il corpo umano”.
Uno degli aspetti centrali del progetto Minabi è proprio la trasparenza. Ogni prodotto viene spiegato, contestualizzato, raccontato. “Oggi manca una vera cultura degli integratori, proprio come spesso manca una cultura del farmaco. Si assume troppo o troppo poco, si seguono consigli sentiti online, ci si affida a influencer invece che a professionisti”.
Per questo Minabi ha costruito un team multidisciplinare di specialisti: chimici, nutrizionisti, dietisti, ginecologi, fisioterapisti. “Non basta dire che un integratore è naturale per renderlo adatto a tutti. Ogni organismo è diverso, ogni bisogno richiede una risposta mirata. Noi ci affidiamo alla scienza per formulare i nostri prodotti, ma anche all’empatia e all’ascolto per accompagnare ogni cliente nel suo percorso”.
Il team lavora in due direzioni: da un lato il cliente finale, che deve essere seguito, istruito e accompagnato, dall’altro i professionisti della salute, che spesso conoscono i principi attivi ma non le formulazioni specifiche. “Un multivitaminico può sembrare banale, ma se include principi attivi combinati in un certo modo, richiede formazione. Ecco perché investiamo tanto nella formazione degli operatori sanitari: vogliamo che il prodotto venga consigliato nel modo giusto, al paziente giusto”.
L’attività dell’azienda si divide tra Aversa, dove si trova la sede operativa, e Benevento, dove avviene la produzione. La scelta del packaging ecologico, con utilizzo di vetro e carta riciclata, ed eliminazione della plastica, è solo uno degli elementi che riflettono una visione sostenibile e coerente. “Crediamo che tutto ciò che mettiamo nel nostro corpo debba rispettare anche l’ambiente che ci ospita. La natura ci offre tanto, e noi abbiamo il dovere di restituire”.
La qualità dei prodotti Minabi è frutto di ricerca scientifica avanzata, ma anche di una filosofia di essenzialità. Ogni integratore è formulato per essere efficace, sicuro, privo di sostanze superflue o trattamenti chimici aggressivi. “Ci stiamo avvicinando sempre più alla perfezione naturale, lavorando con molecole attive il più possibile pure e sinergiche”.
Il mercato italiano è attualmente il core business di Minabi, ma l’azienda ha già avviato contatti internazionali. “Stiamo collaborando con una grande realtà in Turchia specializzata nei trapianti di capelli. Insieme stiamo sviluppando una linea integrativa che agisca sia dall’interno che dall’esterno, con formule specifiche per il rafforzamento follicolare”.
A chi chiede se gli integratori funzionano davvero, Amalia risponde: “Non esiste il miracolo. Funziona ciò che viene scelto con criterio, usato con costanza e inserito in uno stile di vita sano. Il nostro compito è aiutare le persone a capire cosa serve al proprio corpo, e a prendersene cura giorno per giorno”.
L’obiettivo è espandersi anche nel settore del wellness e dell’estetica avanzata, collaborando con cliniche estetiche e medici chirurghi per integrare i trattamenti estetici con protocolli naturali. “La bellezza è parte del benessere, ma deve essere trattata con lo stesso rispetto che abbiamo per la salute. Niente scorciatoie, solo cura vera”.
Minabi oggi conta una squadra di dieci persone, unite dalla convinzione che un altro modo di vivere la salute è possibile. Più consapevole, più naturale, più umano. “Il primo ostacolo è il pregiudizio. C’è ancora chi dice ‘io non ci credo’. Ma il nostro lavoro è proprio questo: spiegare, accompagnare, dimostrare. Con i fatti, non con le promesse”.
E se il futuro è ancora tutto da scrivere, le fondamenta sono solide. Radicate in una storia personale, in una passione trasformata in impresa, e in una missione che va ben oltre il mercato. Minabi non vende solo prodotti: costruisce cultura e consapevolezza.