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22 settembre 2025

Chi sono i dieci comunicatori più performanti del governo Meloni

Strategie, storytelling e gestione dell’immagine: chi sono i professionisti della comunicazione che plasmano la narrazione del primo governo italiano guidato da una donna
Chi sono i dieci comunicatori più performanti del governo Meloni

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di Alessandro Dall’Onda

Non faremo una pagella come solitamente si fa quando si vogliono misurare le performance, no, faremo una descrizione di coloro, più o meno giovani, che manovrano le parole, le tecniche, le immagini e i tempi dei protagonisti più mediatizzati del governo guidato, per la prima volta in Italia, da una donna.

Francesco Kamel per Matteo Piantedosi

Matteo Piantedosi, ministro dell’interno e il suo portavoce Francesco Kamel

Metodico e istituzionale: Kamel vanta una lunga esperienza nei palazzi ministeriali capitolini. Schivo e molto riservato, pesa ogni parola e preferisce ancora l’ascolto in una società di autocelebrazioni. Per Piantedosi si attiene alla linea istituzionale del tecnico dirigente dello Stato ed evita, quanto più possibile, esposizioni divisive. La sintonia tra i due sta assicurando ottimi risultati alle iniziative guidate dal capo del Viminale e in linea con l’indirizzo di governo.

Silvia Strada per Daniela Santanchè

Silvia Strada, capo ufficio stampa Ministero del turismo e Daniela Santanchè, ministro del turismo
Silvia Strada, capo ufficio stampa Ministero del turismo e Daniela Santanchè, ministro del turismo

Arguta e paziente: Strada ha polso e capacità di intercettare temi del dicastero che si allineano col mainstream. Sorridente e accorta supporta un ministro fortemente politico e determinato che, spesso, tratta argomenti polarizzanti. Più volte richiesta anche da altri vertici per la sua professionalità, resterà al fianco della Santanchè per l’amicizia e per la complicità consolidata nel tempo.

Stefano Peschiaroli per Antonio Tajani

Politico e fidato: non c’è passo fatto dal Ministro degli Esteri che Peschiaroli non abbia seguito in Italia e nel mondo. Da molti anni al fianco dell’esponente di Forza Italia, il giovane comunicatore romano ama la politica e la esercita dai tempi dell’università. Allo standing di palazzo preferisce il pragmatismo della piazza elettorale dove Peschiaroli ci mette anima e cervello per raggiungere il risultato migliore.

Emanuele Raco per Gilberto Pichetto Fratin

Emanuele Raco, portavoce del ministro Picchetto Fratin e il
Emanuele Raco, portavoce ministro Pichetto Fratin e Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica

Creativo ed espansivo: Raco conosce le dinamiche delle relazioni interpersonali benissimo. Forte di una lunga esperienza nelle retrovie oggi vanta un’ottima sinergia col titolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Emanuele Raco non è mai stato fermo e la sua verve lo ha portato ad essere anche imprenditore nel settore dell’informazione e “artigiano della terra”, indubbiamente la persona giusta al posto giusto.

Claudia Passa per Eugenia Maria Roccella

Claudia Passa – capo ufficio stampa presso il ministero della famiglia, della natalità e delle pari opportunità

Concreta e specialista della parola: Claudia Passa è una playmaker delle parole e sta lavorando egregiamente per schermare la sua ministra/ministro ministr* da una retorica woke che serve a poco rispetto alle concretezze dei temi trattati dal dicastero in cui lavora la giornalista italiana. Da sempre impegnata nel sociale, vanta un curriculum di collaborazioni notevolissimo ed è una della pochissime donne di palazzo realmente a destra. La sua azione sta garantendo ottimi risultati a Eugenia Roccella, sia in termini di consenso, sia in termini di consolidamento nella squadra di governo.

Francesco Specchia per Carlo Nordio

Francesco Specchia, portavoce

Saggio e incisivo: Francesco Specchia ha un nome altisonante nel mondo del giornalismo italiano ed è uno dei pochissimi temerari pronti a immolarsi nell’ “Anfiteatro Flavio della giustizia”. Magistratura, media e politica, a Specchia non manca nulla e questa esperienza lavorativa può sicuramente essere catalogata alla voce “periodo estremo” nel curriculum. Sempre meticoloso e riflessivo riesce a preservare uno stile di comunicazione che si riserva a un ex magistrato italiano. La riforma della giustizia è la sfida politica più importante di questo esecutivo e a Specchia non deve mai mancare la solidarietà e il supporto della squadra di comunicazione di questo governo.

Silvia Cirocchi per Nello Musumeci

Silvia Cirocchi, portavoce ministro Musumeci

Altissima levatura istituzionale: Silvia Cirocchi non arriva dalla comunicazione ma è una giurista che ha naturalmente intuito il potere delle parole e della prossemica, soprattutto nei solenni luoghi della politica. Cirocchi sta facendo un lavoro raffinato e oggi Nello Musumeci è uno dei ministri più “pregiati” del parterre di governo. Cirocchi ha messo da parte il linguaggio politico preferendo contenuti istituzionali e tecnici e questa strategia sta premiando perché i cittadini riservano una notevole attenzione ai temi della prevenzione, del soccorso e della salvaguardia di ecosistemi naturali fragili.

Francesco Albertario per Giuseppe Valditara

Francesco Albertario portavoce del ministro Valditara

Instancabile e autentico: Francesco Albertario è la vera rivelazione nella comunicazione di questo governo. Nel dicastero più politicizzato d’Italia sta garantendo la linea dettata da Giuseppe Valditara. Anche se alla prima esperienza nel contesto pubblico, ha certamente conquistato la fiducia dei politici dell’arco parlamentare di maggioranza. Vocato alle relazioni interpersonali oggi rappresenta un punto di riferimento per gli esponenti dell’esecutivo, per i colleghi della stampa e per i tecnici della comunicazione del governo Meloni. Un abile tessitore di reti e occasioni utili alla coalizione.

Piero Tatafiore per Alessandro Giuli

Pietro Tatafiore

Innovatore e comunicatore doc: Piero Tatafiore ha una lunga esperienza tra politica, eventi e giornalismo. Da poco tempo segue Alessandro Giuli e nello specifico tematiche che richiedono l’attenzione di chi ha esperienze trasversali sia col pubblico che col privato. Piero Tatafiore può garantire, soprattutto per quel che riguarda l’organizzazione degli appuntamenti culturali, una notevole abilità e un intuito maturato nel corso degli anni. Il curriculum è notevole e può indubbiamente sviluppare un’interessante strategia in un ministero cruciale per l’immagine dell’Italia nel mondo.

Fabio Miotti per Adolfo Urso

Fabio Miotti – capo ufficio stampa – ministero delle imprese e del made in Italy

Attento ai dettagli e vocato alle pubbliche relazioni: Fabio Miotti prima di essere giornalista è un politico legato alla sua terra, il Veneto, realtà da dove arriva anche Adolfo Urso. I due hanno una forte e sincera amicizia e le esperienze politiche trascorse garantiscono, adesso, la stessa visione programmatica. Miotti è molto meticoloso e tra la supervisione di un testo e la pianificazione di un’intervista, cerca di non mancare alle serate di networking che si organizzano a Roma e questa attitudine alle relazioni esterne gli ha permesso di accreditarsi con molte società di comunicazione che si interessano di politica e istituzioni.

 

 

 

 

 

 

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