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9 luglio 2025
In cima alla classifica di Great Place to Work Italia ci sono Hilton, Cisco e Skylabs. Nove su 20 le imprese italiane.
Hilton è la migliore azienda in cui lavorare in base a diversità, equità e inclusione. A dirlo è l’ultima classifica Best Workplaces for DE&I di Great Place to Work Italia, stilata secondo un questionario fondato su 25 affermazioni e sottoposto a quasi 100mila persone. Il gigante statunitense del settore alberghiero precede la multinazionale tecnologica Cisco e Skylabs, società di consulenza digitale.
Tra i principali indicatori considerati per stilare la classifica c’è il DE&I Index, che misura quanto l’ambiente di lavoro e la cultura aziendale vengano percepiti come corretti e inclusivi. Si valutano l’equità del trattamento, l’accessibilità e il coinvolgimento da parte dei manager, l’assenza di discriminazioni basate su caratteristiche personali, l’ambiente inclusivo e l’accoglienza, la sicurezza psicologica e la possibilità di un corretto bilanciamento tra vita personale e lavoro. Tra i 20 Best Workplaces for DE&I, il DE&I Index è pari all’85%, dunque molto superiore a quello delle realtà certificate (65%) e più del doppio di quelle non certificate (42%).
Che cosa rende un’azienda inclusiva
Il 92% delle persone che lavorano per le 20 società in classifica dichiara di “poter essere se stesso” in azienda (è il 78% nelle aziende certificate e il 59% in quelle non certificate; la norma italiana è il 48%). L’89% dice di voler restare a lungo termine, contro il 79% delle aziende certificate, il 69% di quelle non certificate e il 54% della media italiana.
Le aziende in classifica hanno poi punteggi superiori all’80% in aree come la percezione della meritocrazia. L’82% ritiene di avere la possibilità di ottenere riconoscimenti speciali, l’83% dice che c’è equità nelle promozioni interne, il 90% di essere contento di andare al lavoro ogni giorno. Il punteggio supera addirittura il 90% per quanto riguarda l’attenzione rivolta ai collaboratori (91%) e l’imparzialità di trattamento indipendentemente dall’età (94%).
La presenza italiana
Nove delle 20 aziende in classifica hanno sede in Italia. “Il fatto che quasi metà delle aziende sia italiana e che ci siano altre organizzazioni europee dimostra come la carta Dei possa fare la differenza tra un modo di concepire l’impresa in Europa e altrove”, ha commentato Alessandro Zollo, ceo di Great Place to Work Italia. “Le aziende che scelgono di mettere al centro le persone, valorizzandole nella loro unicità e creando spazi in cui ciascuno può sentirsi se stesso, senza timore di giudizio, non solo costruiscono ambienti più giusti, ma anche più resilienti e innovativi”.
Zollo rimarca anche come “nonostante il recente disimpegno istituzionale su queste tematiche negli Stati Uniti”, in cima ci siano ancora società americane. “Aziende come Hilton, Cisco e AbbVie testimoniano come, una volta integrati nella cultura organizzativa, questi valori restino solidi e continuino a generare impatto”.
Settori e dimensioni
I settori più rappresentati tra le 20 aziende in classifica sono It e servizi professionali (25% per entrambi), seguiti dall’industria biotecnologica e farmaceutica (15%). Vengono poi l’assistenza sanitaria e i servizi finanziari/assicurazioni (10% a testa), quindi alberghiero e agricoltura (5%).
Quanto alle dimensioni, il 40% delle imprese ha un numero di dipendenti compreso tra 50 e 149. Il 35% ne ha tra 150 e 499, il 15% tra 500 e 999, il 10% più di 1.000.
La classifica Best Workplaces for DE&I
Di seguito l’elenco completo delle 20 migliori aziende in cui lavorare in base a diversità, equità e inclusione.
- Hilton
- Cisco
- Skylabs
- Tp
- Bending Spoons
- Galileo Life
- Storeis
- Tav Os Italy Operations
- ConTe.it
- Servier Italia
- Very Fast People
- Timac Agro
- AbbVie
- Vianova
- Agilent Technologies
- Auxiell Group
- Adesso.it
- Fiscozen
- Karl Storz
- Quantyca
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